Si sente spesso parlare di design contemporaneo, ma sappiamo davvero di cosa si tratta? Il termine è stato coniato da un’ élite di architetti, nonchè artisti e collezionisti del lusso e oggi è diventata di “uso comune”: entra nelle nostre case, negli uffici, nei negozi, persino negli oggetti di uso comune o negli arredi di bar, ristoranti e pizzerie. La risposta a tutto ciò è chiara: c’è sempre più necessità di progettare e realizzare oggetti di design in grado di rispondere a precisi requisiti, sia in campo architettonico, che dell’abitare gli spazi.
Il concetto di design contemporaneo, non riguarda solo l’aspetto che si riferisce all’estetica delle cose, ma comprende tutte le competenze che da un progetto, conducono fino alla creazione d’arredo. Non a caso, il design contemporaneo, si basa proprio sul progetto, l’idea, lo spunto che diventa stile e deve prevalere assolutamente sullo “standard”. E se azzardiamo il termine “stravolgere”, ci possiamo anche riferire al passaggio successivo che è quello del “dècor”, una vera e propria rivoluzione che detta moda.
La rivoluzione del decoro
Tappeti, tessuti, carte da parati, tornano in auge per fare la differenza “di un tempo” e diventano protagonisti non solo nelle case ma anche negli uffici, nei negozi, nei bar e nei ristoranti che amano sorprendere i propri clienti, regalando loro un angolo di spensieratezza dove sentirsi davvero a casa e dove poter trascorrere qualche ora in perfetto relax. La sfida del design contemporaneo come quella del decoro, è quella di riscrivere la storia di ognuno di noi, ma anche di una tradizione, di un edificio, di un immobile, cominciando da un punto di partenza che possiamo definire “impersonale”. Il punto di svolta viene proprio dato e anche concesso dall’uso dei rivestimenti, e “stravolgere” in modo semplice, ma mai scontato, la personalità di ogni singolo ambiente, sia privato che pubblico. In questo modo si creano tanti “rifugi” fatti di emozioni, sensazioni, pathos, atmosfere calde ed intense, dove ognuno ritrova anche un po’ sè stesso, o la parte migliore di sè che spesso viene assopita da tutto il resto.
In questi ultimi anni c’è stato un significativo ritorno delle arti decorative, nonchè un uso davvero massiccio delle carte da parati e tappeti, e una ricerca costante per le atmosfere calde che queste donano agli interni. Possiamo notare come i disegni geometrici vengano sempre più abbinati ad immagini di paesaggi, alla flora, alla fauna, o come il nero ed il bianco, siano considerate tonalità vibranti ed in continuo mutamento.
A scegliere gli arredi sono poi, sempre più spesso, gli studi di progettazione d’interni che sanno come fare a completare questi ambienti scenografici aggiungendo ricercatezza, rigore, stile ed originalità, ed in qualche caso, è concesso anche qualche “eccesso”, sia di stile che di prezzo.
Se invece non vogliamo allontanarci troppo dalle tendenze, è bene sapere che ci ritroviamo in un mondo fatto di simmetrie, angolature perfette e colori pastello: salvia, rosa pallido, giallo paglierino, con cui ogni giorno siamo sempre intenti a dipingere pavimenti e pareti. E poi tantissimo arredamento vintage, in assoluta dissolvenza con carta da parati barocca.